sabato 23 marzo 2013

STRA-INTERVISTA


INTERVISTA tratta da Straoccupati n.9
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STRA-Avete mai incontrato il diavolo? Se sì com'era vestito?
M&M-Sportivo.

STRA-Come definireste la vostra attività?
M&M-Sportiva.

STRA-Il vostro lavoro allontana dalla realtà?
M&M-Si signor Wurstel in fiamme.

STRA-Blam, il vostro ultimo lavoro, è una raccolta di storie da una pagina, il suo appeal è innegabile, secondo voi a che cosa è dovuto questo suo successo?
M&M-Viviamo in un paese di porte aperte. Abbiamo imparato a non sfondarle. 
Ora entriamo dalle finestre. Dobbiamo pur sfondare qualcosa.
BLAM è un libro di finestre chiuse sfondate.


STRA-Che differenza c'è tra una pagina bianca ed una pagina rossa?
M&M-Una volta tenevamo molto a rappresentare il sangue. Occorreva quindi disegnare su pagine bianche. Ora ci interessa disegnare tutto quello che c'è attorno al sangue. Da qui la necessità di pagine rosse.

STRA-Che ruolo ha la morale nella creazione delle vostre storie?
M&M-Senza la morale cagare per terra o accoltellare qualcuno non avrebbe nessun significato. La morale è la nostra sala-giochi.

STRA-Come eliminereste l'uomo più buono del mondo?
M&M-Decapitandolo a forza di carezze.

STRA-Che differenza c'è tra un editore ed una autoproduzione?
M&M-I soldi che abbiamo in tasca. 

STRA-Anche la bestemmia è una forma di preghiera, voi cosa ne pensate? 
M&M-É bello pensarla così. Di conseguenza la morte è una forma di vita e la tristezza una forma di felicità. Aggiustarci tutto è una bandiera di noi italiani. Che siamo una forma di esseri umani.


STRA-Se parliamo della vostra opera l'uso della parola fumetto vi innervosisce? E se sì per quale motivo?
M&M-Innervosirsi è una forma di calma. 

STRA-Un luogo dove vi piacerebbe essere seppelliti...
M&M-Dentro un nostro nemico.

STRA-Un luogo dove seppellireste il vostro peggior nemico...
M&M-Dentro il suo migliore amico.

STRA-Se l'uomo è un abisso che fa girare il capo se ci si guarda dentro, dio cos'è?
M&M-Un cachet. Da sempre.

STRA-Da cosa vi vestirete a Carnevale?
M&M-Da vivi.

STRA-Nei vostri lavori lo sgorbio, lo scarabocchio, la deformità sono un vero e proprio tratto distintivo come lo spiegate?
M&M-Siamo iper-iperrealisti.

STRA-I vostri lavori sono originalissimi (ci tengo a dire che non è una sviolinata, la penso veramente così), toglietemi una curiosità, che genere di influenze avete avuto per raggiungere il vostro modo di racconto e il vostro stile di disegno?
M&M-Abbiamo osservato la realtà con la paranoica attenzione di un perseguitato. Poi l'abbiamo raccontata con la superficialità di un miliardario immortale. 
Per davvero.

STRA-Dove inizia e dove finisce il vostro territorio?
M&M-Un territorio è delimitato da un dentro e da un fuori. Abbiamo solo invertito il tutto rendendo pubbliche le nostre paure e private le vostre. Vi abbiamo reso vostri stranieri.

STRA-Che rapporto avete con il vostro territorio?
M&M-Signori del nulla. Padroni del niente. Provate a rapinarci.

STRA-Mi consigliereste una lettura?
M&M-L'hai mai letto il tuo diario?

STRA-Se doveste scegliere un modo per distruggere la vostra intera opera che metodo scegliereste?
M&M-Quello di spiegarla.

STRA-Cosa c'è nel fondo del cuore degli uomini?
M&M-Una botola. 

FINE


lunedì 18 marzo 2013

BLORCH il nuovo libro de GLI SCARABOCCHI DI MAICOL&MIRCO


Per Bilbolbul 2013 abbiamo partorito
BLORCH il nuovo libro de
200 pagine rosse formato tascabile

Qui sotto alcune simpatiche gag estratte
dal volume intervallate dalle prime diaboliche recensioni.

Ah! Se volete acquistare entrambi
i libri degli Scarabocchi
evocate il diavolo cliccando
qui.  


"[...] Maicol&mirco sono diventati maestri assoluti nel mostrare
i corto-circuiti tra morale, volontà e condizionamento sociale che possiedono
le masse inconsapevoli, condannandole a una imbelle autodistruzione [...]"



"[...]Se in Blam. il filo conduttore era la morte di morte violenta,
meglio se di pistola, in Blorch. la canna della stessa pistola viene utilizzata come
microscopio per scandagliare le profondità e le superficialità dell'animo umano,
svelando ciò che al nudo occhio di un perdonante buonismo spesso sfugge [...]"



"È successo che l'altro giorno mi è arrivato un pacchetto.
E dentro c'era un librino. A prima vista poteva sembrare
un altro librino, di una casa editrice famosa che fa i librini
con i bordi neri. Invece, a ben guardare, non era quello.
Era il secondo tomo degli scarabocchi di Maicol E Mirco.
Si chiama Blorch e in copertina c'è scritto che è vietato ai minori di 18 anni
e c'è uno scarabocchio che sbocca copiosamente. È un librino bellissimo.
E secondo me è sbagliato vietarlo ai minori di anni 18, perché intanto,
ormai, i minori di anni 18 possono vedere cervelli sparsi su un marciapiede,
donne nude che sbocchinano koala, disegni di Staino e i marò che fanno tiroallindiano.

E allora perché un brufoloso diciottenne non dovrebbe
poter leggere un librino bello ed educativo come questo?
Perché sovente i protagonisti muoiono, si ammazzano, bestemmiano
e hanno un rapporto conflittuale con la propria madre?
Che è poi quello che succede nella vita vera?
O il problema è che è un fumetto troppo intelligente?
Ché l'intelligenza stanca ed è fastidiosa, si sa.

Io voglio bene a quell'entità bipolare, non c'è niente da fare.
E dai tempi di Hobby Comics, de Il suicidio spiegato a mio figlio,
di Grasso e di Polistirolo provo a spiegar(gli - loro) che al giorno d'oggi
essere intelligenti, oltre che spiritosi, accurati e intransigenti, non paga per un cazzo.
Ma niente, non c'è verso. Continua(te) così, ignora(te) i nostri suggerimenti.
Continua(te) a fare cose bellissime sbattendovene di tutto e di tutti.
Dove credete di essere, in un civile paese del nord?
Credete di vivere ad Angouleme, forse? Depravati...

Comunque, se volete farvi del bene e provare l'emozione
di sentirvi come se aveste la carta d'identità danese, fate vostro
Blorch e leggetelo tutto d'un fiato.
E non peccate di ybris pensando che siete capaci anche
voi a fare gli scarabocchi. Non è vero. Ve lo dico io. Lasciate perdere.
Quello è matto, ma c'ha una classe che levati..."
Nicola Ferrero (Slow Food)



E per concludere due gelide interviste
Qui e qui
la prima del Conte Zarganenko -il Pierino della cultura-
e la seconda di Michela Colasanti su Ziguline.